CAssa di SOlidarietà FS
CASSA DI
SOLIDARIETÀ
TRA FERROVIERI
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Cassa di silidarietà tra ferrovieri


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Nel pomeriggio del 26 settembre si terrà il 1° incontro in


 presenza dell'Assemblea Nazionale PdM/PdB, a Firenze.


L' appuntamento è alle ore 14 in stazione a Firenze SMN o alle ore 15 direttamente alla  Casa del popolo Le Panche “Il Campino”, via Giulio Caccini 13b, Firenze; vicino a Careggi.



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PRESIDIO IN MEMORIA DI UNA STRAGE OPERAIA





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Lettera inviata al Ministero delle infrastruttue e dei Trasporti 


Assemblea Nazionale PdM/PdB


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SOLIDARIETÀ allo Sciopero, Dalla Rete Nazionale Lavoro Sicuro.






















29 giugno 2024 15 anni dalla strage di Viareggio


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15° ANNIVERSARIO DELLA STRAGE FERROVIARIA DI VIAREGGIO 29 GIUGNO 2024










COMUNICATO 2-2024


La Cassa sostiene le “Assemblee Nazionali” dei ferrovieri


video di fie scopero   



Nel primo comunicato del 2024 abbiamo ricordato il partecipatissimo sciopero del 12 febbraio del personale dei treni, macchinisti e capitreno, e dei lavoratori e lavoratrici della manutenzione di RFI. I lavoratori e le lavoratrici della manutenzione Rfi, organizzati nell' “Assemblea nazionale Lavoratori della manutenzione di Rfi”, lottano per il ritiro dell'accordo del 10 gennaio firmato da Rfi e Cgil, Uil, Cisl, Ugl, Fast e Orsa che (dopo la strage di Brandizzo!) rende, di fatto, uguali le condizioni e gli orari di lavoro a quelli dei lavoratori delle ditte di appalto. Hanno scioperato ancora in massa il 13 marzo (75% le adesioni) e manifestato a Roma in 500. Allo stesso tempo i macchinisti e i capitreno di tutte le divisioni, organizzati in “Assemblea nazionale Pdb-Pdm”, hanno costruito insieme e dal basso la piattaforma per il nuovo CCNL, e rivendicano orari, tempi e norme per migliorare condizioni di lavoro ormai insostenibili e un giusto e necessario adeguamento salariale.

Scioperano per 24 ore il 23 marzo e 24 marzo.

La Cassa di solidarietà è nata nel 2006, per sostenere una straordinaria mobilitazione per la riassunzione di Dante De Angelis e dei colleghi licenziati a seguito dell’inchiesta della trasmissione Report: da quel momento ha continuato il suo impegno, sostenendo economicamente, in particolare per l'aspetto legale, ma non solo, quanti hanno avuto conseguenze (fino al licenziamento) per aver difeso la sicurezza e i diritti dei lavoratori. Riteniamo fondamentali questi ambiti collettivi in cui i lavoratori e le lavoratrici si auto-organizzano, si confrontano, decidono, senza delegare ad altri, e proclamano scioperi e iniziative per migliorare le condizioni di lavoro, il diritto ai tempi di vita, per la dignità, la

sicurezza e la salute. Abbiamo sempre detto che la Cassa è e sarà a fianco di quanti si oppongono al peggioramento continuo e vertiginoso delle condizioni di lavoro, da cui deriva la sicurezza di lavoratori, lavoratrici, viaggiatori e del trasporto tutto. Per questo, oltre al sostegno già espresso all’inizio del comunicato, la Cassa è pronta a intervenire, nello spirito che da 18 anni caratterizza il nostro impegno, contribuendo alle eventuali necessità, economiche in particolare, che si dovessero presentare nel corso dell’attività delle due “Assemblee nazionali”.


20 marzo 2024                                                                                                                    Il Direttivo della Cassa diSolidarietà                                       






COMUNICATO 1-2024


Il nuovo anno porta con sé i venti di guerra che travolgono popolazioni inermi, vittime innocenti di giochi imperialistici e di personaggi sconsiderati, dominati solo da una smisurata avidità di potere. E se il clima, a livello internazionale, è oltremodo pesante, altrettanto si può dire della situazione infortunistica che colpisce i lavoratori italiani. A leggere bene i dati (Inail) relativi all’anno passato, si rileva come la lieve flessione delle denunce di infortunio sia dovuta alla riduzione dei casi di contagio da Covid 19. Così come la diminuzione dei casi mortali è relativa solo a quelli in itinere dato che per quelli accaduti durante il lavoro c’è stato un aumento, così come pure per le malattie professionali. E a rischiare di più sono i lavoratori stranieri (spesso in nero) e gli anziani (tra 55 e 64 anni e in particolare gli over 65). E che la sicurezza, anche in ferrovia, continui a restare un insieme di norme scritte sulla carta lo ha dimostrato purtroppo il gravissimo incidente di Brandizzo del 30 agosto scorso, dove cinque operai di una ditta in subappalto, sono stati travolti da un treno in corsa mentre lavoravano in mezzo alla linea. Continuano gli incidenti anche mortali (come quello di Thurio del 28 ottobre dove ha perso la vita la capotreno Maria e il giovane autista del camion) ai passaggi a livello e gli svii; la tesi dell’errore umano non regge più, serve solo a trovare un capro espiatorio, ed è evidente che è il sistema tutto a dover essere messo in discussione. L'inizio del 2024 è segnato dalla sentenza, del 15 gennaio, di Cassazione-bis sulla strage di Viareggio del 29 giugno 2009, con la conferma, per la prima volta nella storia, delle responsabilità per i vertici delle società straniere e di FSI, anche se un appello-ter dovrà nuovamente pronunciarsi circa i mesi per le aggravanti. Ed è del 12 febbraio il partecipatissimo sciopero dei ferrovieri, in particolare del personale dei treni e dell'infrastruttura di Rfi, organizzati in assemblee autoconvocate per migliori condizioni di lavoro e per la sicurezza del trasporto. La Cassa è stata (e sarà) a fianco di quanti, con la loro denuncia e resistenza si oppongono ad uno stato di cose in continuo peggioramento e non accettano di assistere inerti ai soprusi e forzature normative che determinano un aumento dei rischi con conseguenze sempre più spesso letali, pagate dai lavoratori in prima persona. Nel 2023 abbiamo sostenuto:

- il macchinista di Reggio Emilia Adriano Patti, con un contributo spese legali in seguito al suo licenziamento;

- gli addetti alla manutenzione di Viterbo – Giampaolo Renzoni e Giulio Cammarata – attualmente impegnati in ricorsi legali per il reintegro sul posto di lavoro;

- il capotreno di Roma Sandro Giuliani, che ha tentato un ricorso alla Corte europea per vedersi riconosciute le ragioni della condotta che ha portato al suo licenziamento;

- il tecnico Rfi di Cosenza Luigi Puntoriero da anni impegnato in una onerosa causa legale;

- la cassa di resistenza degli operai della Gkn, che abbiamo supportato nella loro sacrosanta battaglia.

Rinnoviamo come sempre l’appello a continuare ad iscriversi e a rendere la Cassa uno strumento sempre più efficace e un’arma di solidarietà e sostegno concreto ed aggregante.


 16 febbraio 2024                                                                                                                 Il Direttivo della Cassa di Solidarietà



Cassa di Solidarietà tra ferrovieri
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